Bonus occupazione: con i fondi del Sud pagate 500mila nuove assunzioni al Nord.
In principio era Marco Esposito, che ha riempito colonne e colonne di giornale con ogni nefandezza che i governi a trazione centro-settentrionale, succedutesi negli ultimi anni, perpetravano ai danni del Mezzogiorno. Scippi di fondi europei, formule truffa per togliere soldi a chi muore prima (al Sud) per dare a chi è più anziano (al Nord), investimenti in infrastrutture spudoratamente sbilanciati in favore della porzione di Italia “sopra la linea”.
Poi, piano piano le scorrettezze sono diventate sempre più evidenti e imbarazzanti che neanche la stampa nazionale ha potuto esimersi dal raccontarle.
Capita così che Paolo Pigliaro, giornalista di Bolzano de “La7”, dedichi il suo editoriale all’ennesimo schiaffo al Sud, che ha subito l’ennesima distrazione di fondi dirottati verso Nord.
Ecco, quello che dice Pagliaro.
“Tra nuove assunzioni e trasformazioni di rapporti a termine, sono 1 Milione e 158mila i contratti che l’anno scorso hanno potuto beneficiare del “bonus occupazione”, cioè dei sostanziosi sgravi contributivi concessi a chi assume un lavoratore a tempo indeterminato.
Questi sgravi, previsti dalla Legge di Stabilità, sono stati, dunque, decisivi per modificare il trend dell’occupazione che, per la prima volta, presenta un segno più.
Per finanziare l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, che allo Stato costa 3 Miliardi e mezzo in tre anni, il governo di Matteo Renzi ha drenato risorse dai bilanci dei Ministeri, per complessivi 700 Milioni, ma soprattutto dai fondi che le Regioni avrebbero dovuto spendere in base al Piano di azione e Coesione che gestisce gli stanziamenti europei.
Oggi, grazie all’Ufficio Studi della società calabrese Demoskopika, sappiamo che il bonus fiscale, che ha reso possibile tante assunzioni, si è configurato come un massiccio trasferimento di risorse dal Sud al Nord del Paese. È, infatti, il Meridione a fare la parte del leone nella copertura finanziaria del bonus occupazionale: quasi 2 Miliardi di euro sono stati prelevati in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Si tratta di risorse per le quali ancora mancavano impegni giuridicamente vincolanti. Un’enormità rispetto ai poco più di 37 Milioni di euro inutilizzati nei tempi previsti da Umbria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta.
La Sicilia dovrà, dunque, fare a meno di 800 Milioni, la Campania di 580, la Calabria di 373, la Puglia di 230. Con questi soldi, sono stati incentivati circa 538mila nuovi contratti di lavoro nelle regioni del Nord e 255mila in quelle del Centro. Il sud e la sua economia depressa si sono, invece, dovuti accontentare del 31% delle assunzioni che hanno così generosamente contributo a finanziare”.
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