Il signor Gennaro ci chiede della “formula Calderoli”
SIGNOR GENNARO : Signor MO, mi ha riferito un amico che voi andate dicendo che con la “formula Calderoli” i fondi per la sanità vengono ripartiti in modo da tagliare le risorse dove ci si ammala di più. Io non ci posso credere, questa volta l’avete detta grossa!
SIGNOR MO: Caro Gennaro, non mi sono inventato nulla, questa formula magica esiste già dal 2012.
SIGNOR GENNARO: Ecco, come posso credervi se vi mettete a parlare di magia?
SIGNOR MO: E come potrei definire una cosa che esiste ma non si vede? Tranquillo, non è magia ma solo un trucco.
SIGNOR GENNARO: E quindi mi volete far credere che il Governo abbia approvato una cosa tanto brutta?
SIGNOR MO: Adesso mi spiego. Questa “formula Calderoli” si basa sul principio generico secondo cui persone di età diverse abbiano bisogno di cure più o meno costose.
SIGNOR GENNARO: Ma è giusto, se a mio figlio viene l’influenza mi basta portarlo dal medico di base, mentre mia madre ottantenne ha più probabilità di ammalarsi gravemente o di aver bisogno di cure speciali.
SIGNOR MO: Certo che è giusto, ma questo non può essere l’unico criterio. Pensaci bene, è più probabile che tu abbia bisogno di una sala parto o sarebbe tua moglie ad averne bisogno?
SIGNOR GENNARO: Mia moglie ovviamente. Quindi mi state dicendo che l’unica cosa presa in considerazione per la ripartizione dei fondi è l’età? E basta?
SIGNOR MO: Esatto Gennaro! Questa però è una cosa grave e bisogna capirla bene. Secondo questa formula avranno più soldi le Regioni dove ci sono più anziani, cioè dove si vive più a lungo, quindi è vero anche il contrario: dove c’è la possibilità di ammalarsi o morire prima verranno dati meno soldi. La formula non vuole che vengano presi in considerazione altri parametri: non parla di prevenzione, non guarda alle condizioni sociali e ambientali del territorio.
SIGNOR GENNARO: Tutto sommato è giusto, se questa formula viene messa in pratica in tutto il paese, no?
SIGNOR MO: Certo che no! C’è più probabilità che abbiano una patologia grave i ragazzi della terra dei fuochi o quelli che passeggiano ogni giorno per la Valtellina?
SIGNOR GENNARO: I ragazzi della terra dei fuochi. Ho letto che la Campania ha la speranza di vita più bassa di tutte le Regioni.
SIGNOR MO: Visto? Però gli ospedali lì non riceveranno più soldi proprio perché non non c’è un maggior numero di anziani. E’ così che le zone più rischiose per la salute prenderanno meno fondi, proprio perché si muore prima!
SIGNOR GENNARO: Ma è terribile! Quindi lo Stato non prevede fondi particolari di prevenzione e monitoraggio per i cittadini più a rischio? Non posso credere che qualcuno possa aver approvato questa follia.
SIGNOR MO: Mi dispiace Gennaro ma è proprio così. L’idea di questa formula diabolica venne a Calderoli nel 2011 e doveva entrare in vigore a partire dal 2013, però le Regioni del Sud capirono l’inghippo e chiesero di revisionare i criteri sui fabbisogni regionali così, in attesa di un vero accordo, i fondi furono aumentati con dei bonus. A dicembre 2014 il Governo decise di cambiare rotta e scrisse nella legge di Stabilità per il 2015 che sarebbe stato utilizzato un vecchio criterio, indicato nella legge 662 del 1996, mai attuato.
SIGNOR GENNARO: Ah quindi alla fine non hanno approvato la formula Calderoli!
SIGNOR MO: Sì che l’hanno approvata, ora ti spiego il trucco: nella legge di Stabilità per il 2015, al comma 601, è scritto che il nuovo criterio sarebbe stato cambiato esclusivamente se si fosse raggiunta, entro il 30 aprile 2015, l’intesa prevista per il decreto. Ovviamente nessun rappresentante delle regioni si mosse entro quella data, dando il proprio tacito consenso alla formula Calderoli, che oggi regola la ripartizione dei 113 miliardi del fondo sanitario per il 2016. Pensa che con questo sistema sono spariti 400mila cittadini campani.
SIGNOR GENNARO: Ancora mi parlate di magia?
SIGNOR MO: Niente magia, è di nuovo un trucco! Secondo la formula un cittadino deve essere conteggiato dallo stato non come 1, ma il suo “valore” nei costi sanitari dipende dalla fascia d’età a cui appartiene. Un cittadino che ha più di 75 anni vale ben 2,844 mentre i cittadini sotto i 65 anni valgono anche meno di uno! Per esempio i bambini tra i 5 e i 14 anni valgono 0,234.
SIGNOR GENNARO: Ma signor Mo, io non sono buono con i numeri!
SIGNOR MO: E’ semplice. Immagina due gruppi di dieci persone. Nel primo gruppo tutti hanno una caramella, tranne due persone che ne hanno sei anziché una. Quante caramelle ci sono?
SIGNOR GENNARO: Venti!
SIGNOR MO: Bravo, ora immagina che nel secondo gruppo ci sia solo una persona con sei caramelle, quante caramelle ci sono?
SIGNOR GENNARO: Quindici! Ho capito, non cambia il numero di persone ma il numero di caramelle… e più caramelle ci sono più lo Stato finanzierà il gruppo.
SIGNOR MO: Diciamo di sì, e pensa che con questo sistema in Piemonte, la Regione con più anziani, sono stati conteggiati circa 371mila cittadini in più di quelli reali!
SIGNOR GENNARO: Vabbuò, ho capito, noi al Sud paghiamo senza ricevere mai nulla in cambio… bisogna dire basta! Adesso lo dirò a tutti i miei amici