Lista MO! denuncia “TG2” e “Libero” per offese a Napoli
CAMPAGNA “MO REAGIAMO”: OGGI INCONTRO DAL MEDIATORE ARBITRALE
“Napoli culla dell’imbroglio” (Tg2) e Napoli “città che vive al di fuori della legge” (Libero) sono accuse false, generiche e denigratorie secondo la lista civica meridionalista “MO!” la quale annuncia l’avvio della campagna “MO reagiaMO” a tutela della dignità della gente del Sud e dei suoi territori. Una campagna che oggi si concentra nella denuncia della Rai e di Libero e che presto prevederà una serie di iniziative sui libri di testo scolastici.
Con due distinte denunce, firmate da Marco Esposito, si chiede il risarcimento dei danni conseguenti alla natura diffamatoria di due servizi giornalistici. In quello del Tg2 si descriveva, a seguito di un fatto di cronaca, Napoli come “una città simbolo e culla dell’imbroglio”, con una “fama prestigiosa e secolare in materia di scippi”. Nell’articolo di Libero, relativo alla morte di Davide Bifolco, si descriveva Napoli come “una città che vive al di fuori della legge, i cui abitanti, anche quelli che non sono criminali, tengono abitualmente comportamenti che in altre parti d’Italia non sono tollerati”. Le due denunce sono state individuate per il valore esemplare che potranno avere per contrastare l’azione denigratoria sistematica nei confronti dei meridionali.
Le denunce – predisposte dagli avvocati Alessandro Izzo e Francesco Labruna – hanno, secondo la procedura giudiziaria, un passaggio obbligatorio dal mediatore arbitrale il quale, nel caso, è il MedArb Srl. I primi incontri tra le parti si terranno appunto oggi 24 febbraio al Centro direzionale di Napoli. Libero ha già aderito alla procedura di mediazione mentre la Rai non si è finora costituita. In caso di mancata intesa entro 90 giorni, la procedura prevede l’avvio dell’azione giudiziaria tradizionale.
La lista civica MO! ha tra i punti del proprio programma per le regionali della Campania la tutela della dignità del territorio e il rispetto della verità storica. La campagna “MO reagiaMO” proseguirà con un’azione specifica sui testi scolastici, mettendo sotto accusa quelli nei quali si alimentano i pregiudizi nei confronti dei meridionali o si distorce la verità storica.