Lettera agli elettori del sud
di Massimo Mastruzzo
Portavoce Nazionale di MO Unione Mediterranea
Questa volta non risponderò alle provocazioni del quotidiano Libero, questa volta ne prenderò spunto per scrivere una lettera agli elettori del sud che votano i partiti nazionali.
Vedete, cari elettori del Sud, questa prima pagina di Libero, pur nella sua solita ed evidente stupida provocazione, nasconde nemmeno tanto velatamente, il reale pensiero del pregiudizio nazionale avallato dai partiti nazionali… tutti.
In questo caso specifico, essendo Libero un quotidiano che “tende” a destra, rappresenta il pensiero della destra nazionale: il trio BE.SA.ME (Berlusconi-Salvini-Meloni) che si candida a salvare il Sud. Ancora ? Ma quante cavolo di volte dobbiamo sorbirci questi salvatori che giungono a noi da terre lontane.
Ma proviamo, cari elettori del Sud, a fare un ragionamento: vi sembra normale che in una nazione unita, con una Costituzione che
All’articolo 3 recita:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Si senta la necessità di nominare un Ministro per il Mezzogiorno?
Non sarà che, come il ricco che lascia la questua al povero, si senta il bisogno di farlo con quella parte di territorio che NON ha pari dignità sociale e, come ci spiega Marco Esposito che ha già dato una risposta tecnica all’articolo di Libero:” la “rapina” di cui ci saremmo macchiati noi meridionali?” Non è altro ” Che dal 2018 gli stanziamenti dei ministeri dovranno seguire la regola di 66% al Centronord e di 34% al Sud. Perché queste percentuali? Semplice: gli abitanti risiedono per il 66% al Centronord e per il 34% al Sud.
Ma per Feltri, per i suoi lettori e anche per tanti politici del Nord e del Sud che sono leghisti senza ammetterlo, è orripilante che i meridionali siano trattati in modo uguale.
La regola, che scatta il primo gennaio 2018, non vale per gli investimenti delle Ferrovie, delle Poste, delle aziende pubbliche e per quelli degli enti locali.
E’ solo un parziale riequilibrio, insomma. Ma per chi è abituato a prendere la torta tutta per sé appare già una rapina.”
E quando (quando?) si comprenderà che bisogna annullare la disomogeneità nazionale, unica in Europa, per quanto riguarda le infrastrutture non comprese in questa regola che scatterà nel 2018, pensiamo solo alla rete ferroviaria, di cosa ci accuseranno?
Eppure per l’alta velocità, fatta nel nord, hanno preso volentieri anche i contributi dei contribuenti del Sud.
La cosa strana è che ci accusano da sempre (dove sempre vuol dire da dopo l’unità d’Italia) di rubare, ma nonostante siano stati depredati in tutti questi anni si sono comunque arricchiti, loro non certo noi. Quando la strana fantasia supera la concreta realtà succede che:
- Il sud ruba ed altrove fanno il Mose
- Il sud spreca e da un’altra parte fanno l’Expo
- Il sud sperpera ed in altri luoghi fanno la TAV
Sarà forse che siamo dei ladroni incalliti ma non abbiamo voglia lavorare? Così almeno si dice a certe latitudini padane.
Come spiegare in questo caso che su 10 milioni di abitanti presenti in Lombardia, circa la metà sono del sud? Stai a vedere che si sono volontariamente trasferite per godere del salubre clima padano, non certo per lavorare contribuendo a creare quel surplus di reddito che Maroni e Zaia oggi rivendicano di voler trattenere.
Miei cari elettori del Sud dei partiti nazionali, vi potrei anche annoiare dicendovi che anche voi contribuite a quella ricchezza del nord che poi vi volete rubare, osservate per un giorno tutte le vostre spese, dal supermercato, all’abbigliamento, dalle bollette, all’automobile, osservate tutti questi prodotti e guardate dove inviate i vostri soldi, quelli che poi vi ruberete.
Miei cari elettori meridionali, dati Svimez ci ricordano che il sud sta demograficamente morendo e questi continuano con la solita solfa del sud che ruba.
Lasciate perdere i partiti nazionali, non ci daranno mai il dovuto, ne il tolto 156 anni fa.
Bisogna far emergere realtà meridionaliste come Unione Mediterranea, che puntino esclusivamente al riscatto del nostro territorio.