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Napoli Autonoma: la risposta di Flavia Sorrentino a Saviano.

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Roberto Saviano cita sulla sua pagina Facebook, il progetto di Napoli città autonoma. Riportiamo la risposta di Flavia Sorrentino, che compare sulla sua bacheca Facebook.

Definire protezionisti coloro che vogliono raccontare Napoli nella sua complessità, nel bene e non solo nel male, è una banalizzazione che l’autore di gomorra torna a commettere e sulla quale il mio pensiero è noto. Resto convinta che della città vada raccontata la piazza che spara e quella che spera, perché l’inchiesta che non è seguita da esempi positivi di ribellione è inutile. Sbilanciarsi affermando che sono “miopi egoisti spalleggiati dalla politica locale e nazionale” i veri nemici da combattere, è una affermazione priva di qualunque elemento di verità e fondatezza. Se ci siamo lanciati in una sfida così alta ed ambiziosa di riscatto è perché qui, dopo anni di consociativismo affaristico e politico, si sta sperimentando un laboratorio democratico di partecipazione dal basso e di governo cittadino che ha messo sbarre di legalità alla porta di accesso delle infiltrazioni camorristiche, rifiutando qualunque tipo di legame con la partitocrazia, che a sproposito viene citata. Solo chi è adagiato sul pregiudizio che vuole alimentare, è incapace di comprendere il processo di rinnovamento che il capoluogo partenopeo sta vivendo, dissetato culturalmente dalla riscoperta dell’identità e rappresentato politicamente dell’autonomia. Con l’autogoverno e la valorizzazione delle proprie potenzialità, Napoli torna ad essere leadership di pensiero, ecosistema sociale di cambiamento che impatta in positivo il mondo, faro della cultura e del progresso umano. Stiamo costruendo una società che pretende di essere rappresentata da una classe dirigente consapevole, che abbia gli strumenti per opporsi con coraggio alla deriva demagogica del populismo e alla corruzione, in nome di una autodeterminazione che si affranchi dai modelli che l’Italia ci ha imposto e a cui le classi dirigenti locali hanno acconsentito. Saviano dice che questa battaglia è nemica del riscatto di Napoli. Io dico che il senso di minorità imposto ed introiettato è uno dei grandi mali di cui liberarci, insieme a chi scommette sull’eterno fallimento della nostra terra.

Flavia Sorrentino.

Ciò che Saviano non capisce: Napoli ha bisogno d’amore non di fango.

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Oggi Roberto Saviano torna a Napoli per promuovere e pubblicizzare il suo nuovo libro su Napoli, o meglio sulla Napoli violenta, dal nome #laparanzadeibambini
Per farlo, sceglie il quartiere Sanità.
Ebbene, sul ponte della Sanità è apparso uno striscione in cui, in breve, si dice che Napoli ha bisogno di amore e non di fango, riferito a Saviano. Come biasimarli?
Cosa si poteva aspettare da una cittadinanza, soprattutto bambini, che viene dimenticata quando lotta e protesta contro la camorra ma viene riportata alla luce dallo scrittore solo quando c’è un omicidio?

Ecco qui una piccola raccolta degli interventi di Saviano su Napoli. Vederlo tornare qui SOLO per promuovere l’ennesima opera sciacalla non può che farmi prendere le distanze da questo personaggio.

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