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Nuove autorizzazioni per ricerche petrolifere in territorio di Basilicata e Campania: Unione Mediterranea dice NO a questa ennesima violenza contro il Meridione ed intende porre in essere azioni concrete a tutela delle popolazioni e dei territori interessati.

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Napoli, 28 dicembre 2018

Immagine da www.amnesty.it

Il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato parere positivo sulle nuove istanze Shell per le ricerche petrolifere denominate Pignola, La Cerasa e Monte Cavallo in territorio delle regioni Basilicata e Campania nonostante i pareri contrari espressi dalle Regioni, da tanti tra i Comuni interessati, dall’Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, da varie associazioni e comitati.

Queste ulteriori concessioni infliggeranno un colpo mortale ad un territorio già martoriato da scelte politiche scellerate e ricco di un tesoro inestimabile: l’acqua.

Siamo contrari alle trivellazioni, siamo per lo sviluppo sostenibile e vogliamo che siano le popolazioni a scegliere il modello di sviluppo per i territori che abitano.

Le popolazioni di Basilicata e Campania devono potere decidere per il proprio futuro e per la salvaguardia dell’ambiente in cui vivono.

E’ ora di dire BASTA agli abusi ed ai soprusi perpetrati alla nostra terra ed alla nostra gente.

Una politica coloniale che vede il Sud sfruttato e mortalmente avvelenato, perdere territorio popolazione e produzioni e con essi l’identità mentre qualcuno si ingrassa a prezzo della salute e sempre più spesso delle vite dei Meridionali. Espropriazione e mercificazione dei beni comuni, della terra, dell’acqua, dell’aria, del paesaggio, del volto e della memoria delle città.

Unione Mediterranea lavora per realizzare un’economia che salvaguardi l’essenza di tali beni e garantisca rispettosa fruizione da parte di tutti.

Unione Mediterranea dice NO a questa ennesima violenza contro il Meridione ed intende porre in essere azioni concrete a tutela delle popolazioni e dei territori interessati.

Vittorio Terracciano

Segretario Unione Mediterranea

Diritti fondamentali al Sud: UM presenta una petizione all’UE contro lo Stato Italiano

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Il Giorno 25 giugno alle ore 10,30 una delegazione di Unione Mediterranea guidata dalla dott.ssa Rosella Cerra presenterà alla Commissione per le Petizioni dell’Unione Europea una petizione ai sensi dell’articolo 44 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Con la petizione, un dossier di 70 pagine, si denunciano le violazioni in vaste aree dell’Italia meridionale e della Sicilia degli articoli 1 (dignità umana), 2 (diritto alla vita), 15 (libertà professionale e diritto di lavorare), 31 (condizioni di lavoro giuste ed eque), 34 (sicurezza sociale e assistenza sociale), 35 (protezione della salute), 37 (protezione dell’ambiente) e 38 (protezione dei consumatori).

Unione Mediterranea propone l’istituzione nel Parlamento europeo di una Commissione speciale della durata di tre anni denominata “Dignità, vita, lavoro, sicurezza, salute, ambiente e protezione dei consumatori in tutti i territori dell’Unione europea”, che dovrebbe avere il compito di analizzare e valutare nell’intera area dell’Unione europea, a partire dall’Italia meridionale e dalla Sicilia, l’entità del fenomeno dell’avvelenamento dei territori da interramento dei rifiuti, affondamento di navi e altre forme di devastazione ambientale, con particolare attenzione alla qualità delle acque, dei cibi, dell’aria; valutare proposte per circoscrivere le aree contaminate e procedere alle bonifiche; promuovere una certificazione dei prodotti nell’interesse primario della salute dei consumatori e della tutela delle attività imprenditoriali; verificare il corretto utilizzo dei fondi pubblici e in particolare dei finanziamenti dell’Unione Europea; proporre misure adeguate che consentano all’Unione di prevenire e contrastare tali minacce, a livello internazionale, europeo e nazionale.

Unione Mediterranea chiede inoltre una revisione della storia dell’unificazione italiana così come viene raccontata sui libri scolastici, con il riconoscimento delle vere cause e delle modalità che hanno portato all’unificazione nazionale ed alle discriminanti modalità di gestione delle popolazioni meridionali; chiede altresì che si metta fine alla disparità di trattamento economico tra il Sud e le altre aree del Paese che si perpetra ininterrottamente da 155 anni, unita al furto continuo di risorse materiali ed umane.

La petizione sarà corredata di circa 10500 firme che la Lista Civica di Scopo “Terra Nostra” ha raccolto nella circoscrizione Italia meridionale in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. L’appuntamento per la consegna della petizione è alla Rue Wiertz 60, dove la delegazione potrà rispondere alle domande dei giornalisti che vorranno essere presenti. Si segnala inoltre che la stessa delegazione si recherà il 24 giugno alle ore 15,30 a Charleroi, presso la miniera di Marcinelle, per incontrare la comunità italiana e per rendere omaggio alle vittime del tragico incidente con la deposizione di una corona di fiori.

 

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