Tutto quello che avresti dovuto sapere dai politicanti che hai votato e che ti nascondono in merito alla viabilità calabrese

Cominciamo dalla famosa SA-RC.
Secondo le fonti governative, a luglio 2016 l’autostrada sarà finita. L’ultimo tratto a nord della Calabria, nei pressi di Laino Borgo, tratto di 20 km circa, effettivamente e grazie alle imprese di sub-appaltatori, tutte ditte del sud (abruzzesi, campane, lucane e calabresi) che consegneranno i lavori con un anno di anticipo, fanno sì che il governo faccia buon viso e cattivo gioco, in quanto egli fa la figura di chiudere la faccenda A3 e dà la possibilità al General Contractor di mettere gli utili in saccoccia e portarseli al nord a spese dei subappaltatori locali che hanno fatto il lavoro.
Di fatto l’autostrada non è finita, mancano ben tre pezzi: Morano – Firmo circa 20 km; Cosenza – Altilia circa 20 km; Vibo -Pizzo altri 10 km circa. Con questi 50 km mancanti la comunità Europea non riconoscerà l’adeguamento 1a delle norme CNR /80, quindi dopo aver speso un bel po’ di miliardi e di aver per 20 anni causato danni alla Calabria ed al suo sviluppo, l’autostrada non sarà considerata adeguata, ma il governo dichiara di aver finito!
Ricordo che l’autostrada A3 fu costruita in 9 anni a cavallo degli anni 60 e 70, quindi esisteva già. Quello che hanno fatto loro in questi 20 anni è stato l’adeguamento alla normativa europea; in poche parole la costruzione della corsia di emergenza e dell’ allargamento della carreggiata. Se analizziamo bene, quindi, tutto questo lavoro e l’immane investimento di denaro pubblico, si rivela solo un madornale errore, perchè lo scopo prefissato non sarà stato raggiunto. Infatti, sarebbe stato meglio lasciare intoccata l’infrastruttura esistente, magari declassandola a strada di scorrimento veloce, e costruire una vera autostrada ex-novo sul versante ionico. Si sarebbe avuta una strada in più sullo ionio e si sarebbe speso almeno la metà dei fondi sprecati per un’ autostrada non adeguata, ricca proprio per costituzione oleografica di viadotti e gallerie. Tanto Google maps continuerà sempre a suggerire come miglior percorso da Napoli a Palermo la strada via mare.
Strada Statale 106 (strada della morte)
Nel 2012 inizia l’iter per la costruzione del tratto a quattro corsie tra Roseto Capo Spulico e Sibari con raccordo sullo svincolo A3: approvazione del CIPE; il Governo emana il bando; vince la gara il General Contractor ASTALDI, impresa del nord (come al solito). 36 km, per un importo di 900 milioni di €uro.
Ma qui inizia l’esproprio! Il governo, trovandosi in difficoltà per la faccenda Expo di Milano, pensa di sottrarre 450 milioni di € dalla costruzione della 106 per destinarli alla famosa mostra del nord. Il General Contractor non consegna il progetto definitivo per mancanza di fondi e la strada non si fa! Lo sapevate?
Ma la 106 rimarrà così ? Si faranno piccoli adeguamenti, qualche rotatoria e cazzate simili: ci prenderanno in giro. La strada della morte nei tratti pericolosi rimarrà tale!
I politici che abbiamo votato, oltre a visitare l’Expo, a regalare qualche biglietto omaggio, non si sono degnati nemmeno di denunciare il caso.
Ma voi direte: quelli del pd erano al governo e si sono stati zitti, quelli del pdl per il patto del nazareno si consideravano stampella ed hanno fatto la stessa cosa, ed i 5 stelle? Ah, si! Ma quelli pensano ai rimborsi elettorali, agli scontrini ed alle puttanate varie che di volta in volta Grillo e Casaleggio mettono nel carniere della politica del movimento.
Cari cittadini lo sviluppo del sud passa da una sola via, dal meridionalismo! Dalla presa di coscienza dei nostri diritti e doveri, dalla decolonizzazione del sud!