Soglie di povertà, nessun partito italiano difende il Sud in Parlamento.

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Su “Il Mattino” il 1 Ottobre 2015 è stato pubblicato un articolo a cura di Marco Esposito, nel quale si denunciavano le tabelle sulle soglie di povertà in Italia calcolate dall’ISTAT e utilizzate dal Governo Renzi per aiutare le famiglie del Nord e non quelle del Sud, seppur in presenza di eguali condizioni di indigenza.

Nessun partito nazionale ha reagito dinanzi ad una simile ingiustizia, comprese le opposizioni, il cui ruolo istituzionale in Parlamento corrisponde esattamente a questo: mettere in discussione l’operato del potere esecutivo.

Difendere gli interessi del Sud equivale a dire battagliare per stabilire equità economica tra le due parti del Paese, e per farlo, è necessario ammettere che il “sistema-Italia” è tenuto in piedi dalla storica e reiterata concentrazione di investimenti al Nord e dallo sfruttamento di risorse al Sud. Un’ammissione di questo tipo da parte dei partiti nazionali, comporterebbe una preoccupante perdita sociale di consenso politico al Nord, tenuto a bada al Sud dal senso di minorità psicologica dei meridionali, da una classe dirigente ascara, una stampa asservita ai potentati e da una imposta subalternità economica che rallenta e ostacola la reazione delle fasce più deboli della società.

Il progetto MO! delle scorse elezioni regionali in Campania è nato per questo: essere alternativi alla sterilità ed improduttività politica che danneggia il Sud. Ecco perchè è in atto una discussione con gli iscritti del MOvimento per portare avanti un’azione di contrasto concreta e dirompente contro il provvedimento del Governo che cancella con un colpo di spugna statistico la povertà nel Mezzogiorno.

La sfida del meridionalismo, relegata ai confini del web, dovrebbe costringere anche i più ingenui a capire che la soluzione ai nostri problemi non può essere offerta da chi questi gravi disagi li ha creati o ingigantiti con la propria passività.

Ma se il cosiddetto “mondo consapevole” preferisce nutrirsi di conflitti di levatura piccola piccola, come può diventare grande il meridionalismo?

InterroghiaMOci. La nostra terra non ha più tempo da perdere.

Flavia Sorrentino

2 commenti

  • Giuseppe Bismuto

    Come non darti ragione. I politici napoletani e i meridionali sono vincolati ai carri dei partiti, da cui non ottengono nulla a difesa degli interessi del territorio. Molti non hanno la stoffa per dibattere e far valere le proprie ragioni, eppure si mettono in mezzo per farsi eleggere; altri sono codardi o servili; altrii ancora pensano solo alle loro piccola beghe. Un politico meridionale sta sempre in mezzo, non si ritira mai a vita privata per lasciare più spazio ai giovani, vedi il ritorno di Bassolino che era pressoché scomparso dalla scena politica, l’affacciarsi ogni tanto di un’altro cadavero politico come Cirino Pomicino, di Mastella, De Mita, ecc. ecc. Come sperare nel nuovo al cospetto di tanto vecchiume? Per questo il progetto MO! è allo stato l’unica strada percorribile per il riscatto del Meridione. In MO! sono confluite molte energie fresche, di giovani che amano la loro terra e sono pronte a farsi valere.

  • Giovanni Fabozzo

    . . Abbiamo la conferma e le Prove che certe Cose siano volute. . L’itialia sta diventando una vera e propria Mina per tanti motivi. . Non prendiamocela piu’ di tanto. . Credo che dopo le Elezioni Comunali ci sara’ una Disillusione Collettiva. . . Nel frattempo Buon Lavoro a Tutti. . .

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