Real Albergo dei Poveri? MO incontriamo l’assessore Piscopo

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Il Real Albergo dei Poveri o Palazzo Fuga, dal nome dell’Architetto che lo concepì, è uno dei più grandi palazzi d’Europa. La sua imponente facciata si staglia su piazza Carlo III e ai napoletani delle ultime generazioni è sempre parso come un gigante addormentato, così grande, così inutilizzato.

L’utilizzo originario prevedeva l’ambizione di dare un tetto a tutti gli indigenti del Regno di Napoli, un sogno realizzato solo in parte sotto i Borbone. In virtù di questa destinazione originaria, la Legge Regionale 1980 n. 65 ha istituito un vincolo all’utilizzo del Palazzo con il quale si obbliga ad assicurare la continuazione delle attività istituzionali per le quali l’Albergo fu stato costruito, ossia attività di assistenza sociale per gli indigenti.

Eppure, negli ultimi anni si era fatta forte la voce e la volontà di chi avrebbe voluto che il Palazzo accogliesse tutte le opere custodite nei depositi dei musei cittadini, facendo dell’Albergo dei Poveri un nuovo Louvre.

Sia l’amministrazione regionale quanto quello cittadina sembravano concordi col rilancio di questo gigante architettonico in chiave museale; tuttavia, il vincolo di destinazione comporta l’obbligo che almeno un’area sia allocata ad attività di assistenza sociale. Non stupisce, dunque, che il Comune di Napoli abbia dato avvio a un progetto di riqualificazione dell’edificio proprio per fini sociali, come riportato nell’articolo del 5 dicembre di Identità Insorgenti.

Questo mette la parola fine a chi sogna un Louvre Napoletano oppure una destinazione non esclude l’altra?

L’assessore Piscopo ci spiegherà quali sono i progetti del Comune per il palazzo Fuga nel corso di un incontro pubblico che si terrà il 17 dicembre alle ore 19 presso la nostra sede di via Vittoria Colonna, 30.

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