Il mondo in mano ai vigliacchi

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Di Raffaele Vescera dalla pagina “Terroni di Pino Aprile”.

Vigliacco, che altro può essere chi decide a tavolino il massacro cieco di esseri umani innocenti, cinico programmatore di morte che si serve di folli fanatici religiosi che si lasciano saltare in aria in nome di un Dio, presunto loro simile. Oggi a Bruxelles, come a Parigi quattro mesi fa, altri morti, altre famiglie distrutte.
Ma qui la religione, quella vera, non c’entra niente, colpevole è la religione del dio denaro, che ottunde la ragione e genera mostri. I popoli europei, al pari di quelli degli stessi paesi musulmani, sono vittime di uno scontro per il dominio del Mediterraneo.

Da una parte le multinazionali occidentali che governano i governi, abbattono quelli ritenuti nemici e scatenano guerre per insediare poteri fantoccio, dall’altra oscure cosche del terrore a carattere mafioso che, anch’esse per fame di denaro sporco di petrolio e droga, utilizzano l’esasperazione religiosa per scatenare massacri d’innocenti, dal centro al Nord dell’Africa, dal Medioriente al cuore dell’Europa.

In mezzo, milioni di innocenti che fuggono da fame e guerre, sfruttati dai trafficanti di uomini che li portano in Europa, e dagli stati europei che li accolgono solo se utile forza lavoro a basso prezzo. Come giudicare i ricchi paesi nordeuropei, per secoli arricchitisi con le colonie, che scaricano il peso del loro egoistico principio di stabilità sui paesi più poveri del Sud e dell’Est Europa? “L’Europa che avevamo sognato non esiste più, sua politica è caratterizzata dal cinismo e dall’ipocrisia”, dice con amarezza Tasia Christodoulopoulou, vicepresidente del Parlamento greco.

La povera Grecia, impoverita da sappiamo chi, già in difficoltà per garantire il minimo di assistenza ai propri cittadini, deve far fronte con le proprie forze irrisorie a una marea di profughi, come il Libano che ne ospita un milione, la Turchia che ne ospita tre, mentre al confine tra Grecia e Macedonia, 40.000 profughi, vecchi, donne e bambini, chiusi da un muro di filo spinato, al freddo e affamati, sono rifiutati dalla civile Mittel Europa, che, per sconsiderata decisione dell’Austria, costringe i poverissimi paesi balcanici a chiudere le frontiere.

Che umanità è questa? Vigliacchi i terroristi islamisti imbottiti di fanatismo ideologico e vigliacchi gli estremisti europei che imbottiti di alcol si divertono a insultare i meno fortunati. Quegli imbecilli ultras olandesi che a Madrid umiliano i mendicanti e quel cretino c(i)eco che, tra l’indifferenza dei passanti, piscia su una poveraccia a Roma sono il rifiuto della stessa civiltà europea. La loro fotografia pare il remake simbolico della vecchia Europa nazista, sterminatrice di ebrei, rom e avversari politici, che oggi si ripresenta con la faccia disgustosa del nazi-leghismo. Questa “civile” Europa, non ancora affrancata dalla sua natura barbarica, è una vergogna, al pari dei barbari dell’Isis.

La stessa ricca Europa del nord nega a quella mediterranea la possibilità di svolgere il ruolo, che gli è proprio, di mediazione con i paesi arabi. Il compianto presidente Aldo Moro chiuse la questione del terrorismo altoatesino in tre anni, mentre proseguiva la politica di rispetto con i paesi del Nord Africa inaugurata da Enrico Mattei, e si accingeva a risolvere l’annoso conflitto sociale interno con la questione meridionale e con la sinistra operaia. In questo modo avrebbe garantito pace e prosperità ai paesi del terzo mondo, allo stesso Mezzogiorno e a all’intera Italia. Sarà per questo che è stato ucciso al pari di Mattei?

A quanto pare, ad un mondo senza grandi ingiustizie è negata l’esistenza. I venti di follia, non solo quelli sciroccali provenienti dal Medioriente, ma anche quelli della borea (boria) nordica rischiano di portare il mondo a una nuova catastrofe. Dio non voglia che l’America di Trump e l’Europa della destra estrema prendano il sopravvento, dando così fiato e pretesti alle trombe dei fondamentalisti islamisti.

In queste ore, siamo pessimisti e ci verrebbe da dire con Carmelo Bene che “l’umanità non c’è, è da farsi”, tuttavia l’ottimismo della volontà deve sopravanzare quello della ragione. Mai come ora, le parole di Gramsci ci sono utili per andare avanti e sperare in un mondo migliore. E’ ora che le tante persone pacifiche e civili, che a milioni ogni giorno s’affannano per dare prosperità alla propria famiglia e alla propria terra, rifiutino le chimere dei fondamentalismi e facciano sentire la propria voce di pace. Più di tutto in questa settimana di Pasqua.

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