Loro tutti Mancini, noi tutti a dritta.

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di Raffaele Vescera

“Arbitro cornuto”, è il coro più sentito negli stadi. La moglie lo tradisce? No, è per dirgli che sbaglia e forse lo fa apposta.
E dire “Che culo il portiere a prendere quella palla”, visto che a Milano dire culo significa dire gay, è un insulto omofobo?
E dire “vaffanculo”, insulto abituale anche in Tv, è omofobo o significa solo mandare qualcuno a quel paese?
E dire che il difensore avversario è un figlio di puttana, vuol dire che la madre lo è davvero? E’ un insulto misogino o forse non significa che è uno stronzo, oppure uno in gamba, secondo il tono di chi lo dice? Lo cantava anche Lucio Dalla: “E’ un grande figlio di puttana”.
E se dico che l’attaccante è bravo, significa forse che è un “pravo”, un depravato, secondo l’origine del termine, ricordate i bravi di Manzoni?

Ma, perdonatemi, la stessa parola stronzo, così liberamente detta, significa che è un pezzo di escremento fisiologico? O forse, nell’uso corrente, non significa solo che è una persona cattiva? A proposito la stessa parola cattivo deriva dal “captivo” latino che significava semplicemente “catturato”, prigioniero, dunque negativo di per sé secondo la mentalità dell’epoca.
E se nella mia città, per dire che uno è stronzo si dice abitualmente che è un “ricchionazzo” è un insulto omofobo? E a Napoli dire che uno è un “cantero” vuol dire che è un raccoglitore di escrementi o non è semplicemente un farabutto?

E’ evidente la lontananza tra il significato letterale delle parole e quello figurato, tra significante e significato, le parole nel tempo mutano di senso, diventano occasione di metafora, oppure sono retaggio di antichi insulti, e volta per volta ne va colto il significato reale. Anche dire semplicemente “mannaggia” secondo l’etimo che ci dà la Treccani viene da malannaggia: ovvero aggia un malanno, “malannaggia l’anima tua!” (Verga), “Mannaggia l’anema toja, i muorte tuoje” nell’uso popolare, secondo altri deriverebbe dall’ebraico come bestemmia contro Dio.

Allora Sarri, è innocente? Certo che no, ha sbagliato a dire frocio o finocchio a Mancini, e va punito, ma da qui a dire che è omofobo ci passa un oceano di mezzo, è omofobo chi insulta o discrimina un gay, e Mancini non lo è. Dunque Sarri va punito solo per gli insulti, non per altro.

Sarri, seppure nato a Napoli, è di genitori toscani, e in Toscana è poi cresciuto, lo si capisce dal suo accento, fosse cresciuto a Napoli avrebbe detto ricchione, sbagliando, ovviamente, ma pare che Mancini gli abbia detto cazzone o vecchio coglione.
Ora lo stesso Mancini che a suo tempo giustificò il razzista “negro di merda” di un suo collega e l’altrettanto razzista striscione “Napoli fogna d’Italia” esposto a San Siro, fa il diavolo a quattro, infuriato moralista, s’appella pateticamente ai suicidi dei ragazzi gay per chiedere l’espulsione di Sarri dal mondo del calcio. Mi risulta davvero difficile vedere in Mancini un difensore dei diritti civili, ci vedo piuttosto tanta ipocrisia per mettere fuori gioco un avversario.

Approfittare di un errore di qualcuno per massacrarlo, non è forse meschino e perfido? Allora, la smettano i media di dire “Siamo tutti Mancini”. A loro non resta che rispondere che noi “Siamo tutti dritti”, oppure per dirla in napoletano “Cca’ nisciuno è fesso”.

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