La nostra lettera al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza che affoga nei rifiuti
Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, affoga nei rifiuti e se ne esce con un infelice “non siamo a Napoli, qui siamo a Trieste“. Tempestato di critiche attraverso i social e probabilmente in difficoltà anche in seguito alla risposta del sindaco di Napoli, invece di fare ammenda per lo scivolone risponde con un secondo post, con il quale non fa altro che peggiorare la situazione, e nel quale scrive tra l’altro che “Il Sindaco de Magistris farebbe solo bene ad imparare da questa amministrazione, e magari guardare i servizi televisivi che riguardano la sua città e che purtroppo non trasmettono un’immagine di efficienza.
Fortunatamente conosco Napoli e con i napoletani ho trascorso momenti bellissimi, e queste polemiche, per una battuta di impeto, mi sembrano fuori luogo”.
Preso atto delle sue esternazioni infelici abbiamo deciso di scrivergli una lettera:
Caro sindaco,
se la sua è stata solo una battuta d’impeto, come mai nell’impeto non le è venuto di dire: “noi non siamo a MILANO, siamo a Trieste”?
Giusto per rinfrescarle la memoria:
“Il problema dei rifiuti di Milano non può essere considerato un’emergenza eterna, né può essere usata l’emergenza come strumento per creare speculazione” (clicca qui per ricordare).
Forse dal ’95 ad oggi è passato troppo tempo, ma allora, sempre nell’impeto, avrebbe potuto dire: “noi non siamo a ROMA, siamo a Trieste”: “Roma, città invasa dai rifiuti per strada spuntano i cinghiali” (clicca qui per ricordare).
Forse il problema è che c’è un certo razzismo strisciante nell’utilizzare Napoli come metro di misura di ogni evento negativo. E forse c’è un certo razzismo strisciante nella sorpresa che lei manifesta per le reazioni suscitate: ma come, lo sanno tutti che la munnezza c’è SOLO a Napoli, e questi si permettono pure di fare gli offesi? Magari è per questo che lei adesso scrive che il sindaco di Napoli farebbe meglio a preoccuparsi dei servizi televisivi che non trasmettono un’immagine di efficienza.
Ma visto che lei ha citato Napoli, l’inefficienza e la munnezza, le vorrei ricordare che collegata a quella crisi c’è stata una CRICCA VENETA, quella dei fratelli Gavioli (clicca qui per ricordare)
Certo non sono triestini, ma ci sembra che geograficamente siano molto più vicini a voi che a Napoli. Lei dice di conoscere dei napoletani con cui ha trascorso momenti bellissimi: cosa vuole che le dica, si vede che era venuto anche il momento di conoscere napoletani che la mettessero a tacere.
sud libero e indipendente… avanti senza paura…
11,12,2016
Sarebbe molto saggio se ciascuno si occupasse di quello che succede in casa propria.
D’altro lato Napoli è una città massacrata fino a cercare di ridurla in fin di vita. E tuttavia, 155 anni non sono
bastati. Cosa vuol dire? Che ha una vitalità che poche città possono vantare. La nostra Capitale sta cercando con
risultati incoraggianti di uscire da una lunga crisi grazie ai tanti movimenti che stanno nascendo e sviluppandosi
con sempre maggiore vigore e trasmettendo alla gente quel valore identitario che, forse, si era perso. Insomma
dirgli quel che eravamo proprio perchè si renda conto che possiamo ritornare ad esserlo. Da soli.
Questi episodi ripetuti di dileggio della nostra città, oltre a essere gratuiti sono dettati dalla faciloneria italica ad identificare Napoli ed i napoletani come esempio di inettitudine. Sarebbe necessario, oltre a provare ad accrescere il peso politico , difficile perchè sempre osteggiato dai vari poteri che si sono succeduti, creare un’innovativo marketing territoriale, per valorizzare in maniera nuova la nostra terra. Credo che non siamo ancora sufficientemente bravi a “vendere” il prodotto Napoli (soprattutto con gli italiani..) e questo và fatto sfruttando i nuovi strumenti e linguaggi che pervadono ormai il nostro quotidiano, unendo in un progetto articolato le grandi professionalità culturali che da sempre sono l’anima del nostro popolo (istituzioni pubbliche e private), ma anche canalizzando la grande energia delle giovani iniziative innovative già presenti sul nostro territorio. La nostra rinascita, può partire solo da un processo di valorizzazione, scandito da un serio piano attuativo su cui lavorare.
….oltre all’ottima lettera gli si potrebbe inviare anche una sputazzata in quella lurida bocca???
Ma mica sono confrontabili I due luoghi: Napoli è una città metropolitana, Trieste è uns piccola cittadina. Di recente anche il sindaco di Firenze Ha criticato De Magistris nel corso di una trasmissione televisiva. Questi paesanotti dovrebbero inchinarsi davanti ad una figura di tanto prestigio. Ma chi sono e chi gli dà tanto spago?