Il dramma di Benevento. Aiutiamolo noi, da ogni parte del Sud.

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Salvatore Legnante

Risulta difficile, di fronte alle tragedie vissute in questi giorni dalla città di Benevento, e dai sanniti, trovare le parole giuste per non cadere nella retorica, nel bizantinismo del già detto, nel ‘solito piagnisteo’ di cui ti accusano a prescindere, in quanto meridionale.

Risulta difficile evitare di pensare ai presidenti del consiglio, ad esponenti della classe dirigente di questo paese, ai mass media, che sembrano sempre comportarsi in maniera differente anche rispetto alle calamità naturali, guardando come al solito alla latitudine dell’evento, se accaduto a sud o a nord di una certa linea.

E perciò cerchi una spiegazione più razionale e più umana di quella del colonialismo interno, se il Gargano o la provincia di Messina o oggi Benevento piangono morti e devastazioni senza il conforto né morale né pratico di un solo rappresentante  istituzionale  di stanza a Palazzo Chigi.

Cerchi di capire perché ti senti sempre e più cittadino di serie B, in questa Italia, ogni giorno figlio minore di una nazione mai nata, mentre vedi le immagini di un territorio come il Sannio, e di una popolazione così nobile e lavoratrice, e di una settantina di aziende agro alimentari di eccellenza, che coi loro circa 500 dipendenti sono in tremenda difficoltà e lasciate sole, sempre, non soltanto in questo momento tragico.

Ora però agiamo.

Non possiamo lasciarli soli, i nostri fratelli sanniti. Aiutiamoli in qualsiasi modo, facciamogli sentire la nostra vicinanza, attraverso una delle tante iniziative spontanee che stanno nascendo dalla rete, e andiamo lì, nei luoghi della tragedia, a dare una mano concreta, un conforto, un saluto.

Oggi il Sud è il Sannio. E’ per questo che MO-Unione Mediterranea sarà presente nel fine settimana, a Benevento, per aiutare ed abbracciare un popolo così orgoglioso.

Il  Sannio deve risollevarsi. Aiutiamolo, noi. Da ogni parte del Sud.

 

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