De Luca, piano rifiuti: ecco perchè non convince.

Nella conferenza stampa di oggi del governatore campano De Luca sono volati un po’ di slogan che risuonano ancora come spot da campagna elettorale: mai più inceneritori – mai più ecoballe – mai più terra dei fuochi – mai più discariche. Tutti slogan che, da quanto appreso in conferenza stampa, non sembrano avere nei fatti nessuna efficace e convincente pianificazione di azioni concrete.
– Mai più inceneritori: bene! Diremmo tutti, ma solo perché costano troppo e ci vuole troppo tempo per costruirli e smaltirci le ecoballe, altrimenti De Luca li farebbe (suona un po’ così). Ma De Luca non dice niente circa la sua idea, già esperessa di recente, circa l’utilizzo dei cementifici per bruciarci parte della frazione indifferenziata selezionata dalle ecoballe. I cementifici non fungono dunque da inceneritori?
– Mai più ecoballe: nel piano prevede di far circolare (Come? Su gomma?) milioni di ecoballe all’interno della Regione Campania e fuori regione. Vuole potenziare ed estendere gli stir, in comunità già al collasso, che traumatizzano da anni città come Giugliano, Caivano e Tufino. Da anni i comitati propongono invece di trattare in loco le ecoballe con impianti specifici di selezione e separazione, anziché andare a collassare ulteriormente gli stir e le vie di comunicazione che vi conducono.
– Mai più terra dei fuochi: De Luca non sembra affatto sapere (e lo aveva dimostrato da tempo) cosa sia veramente ‘terra dei fuochi’. Ancora oggi continua a citarla solo in riferimento alle ecoballe e gli sfugge del tutto il flusso costante e quotidiano di smaltimento illegale di rifiuti industriali di produzioni a nero. Per De Luca questo è un capitolo ancora tutto da scoprire, e in conferenza stampa non se ne fa cenno.
– Mai più discariche: come segnalato tempestivamente da Fanpage, già in un documento approvato ad inizio agosto si parla di necessità di trovare nuove cave a partire dal 2017. Quindi non è vero che le discariche non ci saranno mai. Le cave dal 2017 saranno utilizzate come vere e proprie discariche per le frazioni indifferenziate estratte dalle ecoballe e dal ciclo ordinario dei rifiuti. Altra balla (non eco) di De Luca.
Poi De Luca parla della costruzione di impianti di compostaggio, senza specificarne la tipologia, la capacità, la collocazione etc.
Insomma, dalla conferenza stampa di oggi sono rimasti solo dubbi e nessuna concreta certezza che ci si avvii finalmente alla risoluzione dei drammi che attanagliano da anni la Regione Campania.
Punto e a capo.
Lucio Iavarone
Resp. Ambiente Unione Mediterranea