Crollo di studenti nel Mezzogiorno: inizia il percorso di desertificazione umana?

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L’allarme già lanciato dallo Svimez sul rischio desertificazione umana per il Mezzogiorno, comincia purtroppo a rivelarsi nella sua drammatica concretezza.

È la rivista “Tuttoscuola” a rilanciare i numeri, e a riproporre dunque il fenomeno, riprendendo il focus del ministero dell’Istruzione “Anticipazioni sui principali dati della scuola statale” relativo al 2017-18.
Secondo i dati elaborati, rilevando i decrementi dei singoli settori in ogni regione, il crollo è soprattutto in alcune regioni del Sud: Campania e Sicilia in testa. Tutta colpa del calo demografico che svuota le aule soprattutto alla materna (meno 29.181 bimbi rispetto al 2016-17) e alla primaria (meno 34.874 alunni)

IL CALO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA che si è verificato soprattutto in Calabria (-4.820) e in Sicilia (-3.333), altro non è che il cerino che dà fuoco alla miccia dell’allarme lanciato dallo Svimez , il quale ha stilato un rapporto basato sui dati Miur per gli anni scolastici 2016-17 e 2017-18. Anche alla scuola primaria, la Sicilia vede un decremento elevato: meno 6.226 alunni; seguono Campania (meno 6.037), Puglia (meno 3.439), Calabria (meno 2.248). Nelle scuole medie – spiega Tuttoscuola – al netto delle compensazioni per aumento di iscritti, il calo complessivo di alunni ha superato le 8 mila unità, con Campania e Sicilia che, ancora una volta, sono andate in rosso: 2.713 alunni in meno la prima, 2.391 in meno la seconda. Negli istituti superiori il record negativo si è registrato in Puglia (-2.768), seguita dalla Calabria (-1.651).

Il recente stanziamento di 209 milioni  per la fascia d’età zero-sei anni, nelle modalità in cui è stato ripartito, meno dove il meno è già un marchio di fabbrica con monopolio di Stato, rischia di rappresentare il colpo a quanto già inflitto dalla Commissione Bicamerale sul federalismo fiscale che ha approvato le tabelle che assegnano zero agli asili nido  nei Comuni del Mezzogiorno.

La cura richiesta per un paziente oramai in rianimazione, il Mezzogiorno, non potrà mai arrivare da chi è stato la causa dei suoi mali. La malattia si chiama Questione Meridionale e i virus si chiamano partiti nazionali, di destra e di sinistra.

Massimo Mastruzzo
Portavoce nazionale di MO Unione Mediterranea

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