Caro Mimmo Lucano, caro Sindaco di Riace
Caro Mimmo Lucano, caro Sindaco di Riace
Ti posto a nome di tutti gli iscritti del movimento Unione Mediterranea, di tutti i suoi Circoli Territoriali e di tutti gli altri suoi organi, la nostra piena solidarietà e con essa tutto il nostro sostegno in tutto ciò che rientra nelle nostre possibilità e che è necessario fare.
Abbiamo avuto la possibilità di conoscere Riace il 3 giugno scorso in occasione del nostro ultimo Congresso, reso possibile anche dall’ospitalità che ci avete così cordialmente offerto, e l’esperienza vissuta in una comunità nuova e antica insieme, rinnovata ed aperta al futuro ha lasciato su ognuno di noi il segno. Il desiderio di tornare e quello di avviare nei nostri territori, nelle nostre comunità la presenza di altrettante Riace.
Nelle immediate dichiarazioni tu hai detto che nel contrasto tra la giustizia e la legge tu preferisci la giustizia, tra “perdere una vita” e salvarla tu preferisci ( ma è antico comandamento) salvarla. Debbo aggiungere che questo è vero anche per la legge positiva che discrimina, dichiarandoli legittimi, ogni atto dettato dalla necessità di salvare non solo se stessi ma anche “altri dal pericolo attuale lucano )di un danno grave alla persona , da lei non volontariamente causato”, perciò tu sei così profondamente in pace con te stesso; come non saresti se quanto era necessario fare tu non avessi fatto, agendo non secondo una lettura morta della legge ma secondo il suo spirito.
Siamo insieme a te serenamente e fiduciosi e ci terrai informati per quanto è necessario fare ed a noi è possibile.
Mi firmo quale presidente di UM ed a nome dei suoi iscritti, dei suoi Circoli e di tutte le altre sue strutture; ed anche come responsabile della rivista Quaderni del Sud- Quaderni calabresi a nome di tutti i componenti della sua Redazione; e insieme, e con lo stesso impegno anche come persona.
Vibo Valentia, 3 ottobre 2018 Francesco Tassone