AL SENATO : GLI ” SBAGLI” DELLA SPERANZA !
Venerdì 3 agosto al Senato con 148 Sì, 110 No e 3 astenuti passa un emendamento che in pochi minuti scatena il web e non solo.
Nell’ambito della discussione sul decreto dignità e milleproroghe in discussione alla Camera il 6 agosto ma al voto in Senato il 3, viene approvato anche il famoso colpo di coda che migliaia di precari della scuola speravano da tempo: l’apertura delle gae( graduatorie ad esaurimento) dalle quali si accede al ruolo.
Dal 20 dicembre 2017,giorno in cui il Consiglio di Stato aveva formalmente espresso parere negativo all’inserimento in queste graduatorie dei diplomati magistrale ante 2002, degli abilitati TFA e del laureati in Sfp, ad oggi non c’era mai stata intenzione da parte del governo a smentire o andare contro il parere della magistratura anzi ci si preparava alla stesura di un decreto per un imminente concorso straordinario a cui accedere con almeno 24 mesi di servizio ed avere dunque possibilità di ruolo.
Un concorso però studiato solo per le regioni in cui le gm( graduatorie di merito) siano esaurite , ovvero solo al Nord.
Con tutto il malessere che ne deriva al Sud, per il quale non esiste ancora una proposta capace di ammortizzare la situazione delle graduatorie strapiene e che non scorrono mai( causa della desertificazione umana, della mobilita, della contrazione delle scuole e delle classi pollaio)i docenti meridionali fortemente preoccupati e ormai poco speranzosi di poter stabilizzare la propria precarietà nelle loro terre, erano comunque pronti ad una nuova ondata di migrazione verso il Nord proprio per questo concorso straordinario.
Se non fosse che il relatore di maggioranza, senatore della Lega, per una ” erronea” interpretazione del testo dell’emendamento presentato da Leu( liberi e uguali)consente al Senato l’approvazione della riapertura delle gae con sommo gaudio di chi aspettava un miracolo .
Ma il tempo che il web si riempisse di sentimenti altalenanti per questa notizia, il senatore Pittoni , presidente della Commissione Cultura , scrive sulla propria pagina Facebook che si è trattato di un errore del Senato e che non é il caso di farsi illusioni.
Ora, che un senatore sbagli forse ci può stare ma che si affermi che c’è stato un fraintendimento del testo dell’emendamento presentato non credo che sia ” onorevole” a dirsi.
È prerogativa di chi vota per il futuro del popolo sincerarsi di aver compreso ciò che legge e/o che ascolta, perché in gioco c’è la vita e la speranza di molti uomini e donne e delle loro famiglie.
Il silenzio tombale che ne è derivato ha invece riecheggiato prepotentemente sui social dove per la prima volta si scorge una unione tra le diverse categorie di docenti che sperano che questo errore come lo ha definito il signor Pittoni( e solo lui perché non c’è stata dichiarazione di nessun esponente politico o sindacale o di altri senatori)possa invece dare una speranza più certa a chi ha appeso la propria vita lavorativa al filo delle manovre e delle intenzioni politiche.
Intanto dopo le discussioni sul decreto dignità del 6 agosto si rimanda il voto finale all’11 settembre prossimo alla Camera in occasione degli emendamenti “milleproroghe” nel quale fortuitamente o intenzionalmente ( credo che il dubbio sia lecito)è passato questo emendamento per l’apertura ed inserimento nelle gae per tutti gli abilitati.
Se da uno sbaglio come è stato definito ne deriverà invece finalmente una soluzione politica capace di salvare il lavoro e di dare dignità ai precari della scuola allora ben venga se sbagliare è umano poiché l’errore potrebbe decretare la fine di speranze che poi venivano disattese per anni .
Luigina Favale
Coordinatrice Nazionale MO Unione Mediterranea