Lettera ai meridionalisti
Con il referedum per l’autonomia di Veneto e Lombradia abbiamo avuto l’inequivocabile prova che l’Unità non esiste. Siamo una colonia e sono stati i Veneti e i Lombardi a dimostrarcelo. Essi hanno avuto la possibilità di farlo tramite un referendum, ma cosa succederebbe se anche Emilia Romagna, Piemonte e Liguria votassero? In Sud Tirolo c’è chi già da tempo lotta per ritornare ad essere austriaco.
Diverse sono le spinte autonomiste ed indipendentiste in Europa e in Italia. La gente ha capito che sono i popoli a fare la storia e che nessuno scenario rimane immutabile. Nemmeno i confini di una Nazione sono definiti per l’eternità.
La Lega Nord crea un partito leghista al Sud (Noi con Salvini) e vi cerca consensi nello stesso tempo in cui, al Nord, persegue il suo obiettivo storico: sancire il diritto di indipendenza/autonomia delle regioni settentrionali in favore di una tanto proclamata superiorità antropologica (noi diremmo che il risultato è stato quello di aiutarci a dimostrare la situazione di colonialismo esistente).
I partiti nazionali, per non perdere consenso nelle lande settentrionali, sostengono e promuovono il referendum (5 stelle compresi), mentre Renzi viene a fare una vacanza in treno (e in bus dove i treni non possono arrivare) nelle regioni meridionali.
Il malcontento è ovunque diffuso nel Mezzogiorno e non esistono più le condizioni per far finta che tutto possa andare avanti stante l’attuale stato delle cose.
Siamo consapevoli che il tempo è scaduto!
Non dobbiamo più aspettare il Messia, la figura talmente affascinante dietro cui tutti i meridionalisti possano unirsi per arrivare il più lontano possibile.
È il momento di essere disposti a sacrificare un pezzo della propria indipendenza e unirsi. Mettere da parte vecchi rancori e individualismi.
È il momento di unire le forze e muoversi, alzarsi in piedi e far sentire la nostra voce!
Con questo gesto soltanto, molte iniziative, non più esclusivamente sul web ma nella vita reale, potranno e dovranno essere intraprese. Esse saranno più incisive e coinvolgenti poiché saranno coordinate e più capillari.
Nessuno dovrà perdere la propria identità ma, ADESSO, è il momento di riappropriarsi del dovuto e prendere ciò che ci spetta. Basta separazioni, agiamo tutti insieme!
Michele Pisani per Mo! Unione Mediterranea.
Nessuna autonomia. Un solo obiettivo: INDIPENDENZA!
Tuttavia, non sarà facile. Finchè non arriverà UNO in grado di trovare il massimo comun denominatore tra tutti i movimenti meridionalisti tale da creare una FORZA in grado di controbbattere l’arroganza della toscopadania e dei suoi scagnozzi nelle NOSTRE TERRE. Poi – solo poi – inizierà il lavoro di educazione: diffusione e successiva conoscenza della verità storica con conseguente recupero della memoria perduta che dovrà portare, a sua volta, alla coscienza degli obiettivi da raggiungere.
Naturalmente, qui solo una estrema sintesi.
La cosa bella è che il processo è iniziato. Homo faber fortunae suae. L’ho incontrata quando a scuola ho incrociato il Rinascimento. Siamo qua.
E’ effettivamente arrivato il momento di pensarci seriamente…
Visto che sbagliando si impara – e che di errori ne ho commessi non pochi – sono a disposizione per dare consigli a chi ci vuole provare.
Marco, questo ti fa onore, non e’ facile di questi tempi trovare qualcuno che abbia il coraggio di dire ho sbagliato, tu addirittura lo stai facendo pubblicamente. Dal tuo apporto culturale e professionale credo non si possa prescindere.
Grazie per la disponibilita’
Grazie Marco per il tuo prezioso contributo.
Siamo pronti a recepire i tuoi consigli!
Sebastiano Cossai – Coordinatore regionale Campania di Unione Mediterranea
….. E basta con le chiacchiere MÒ!!! Sono anni che parliamo solo e pertanto diamo palese prova di girare solo intorno al grave problema: RAMMC’ NÀ MOSS!!!
Lo vogliamo fare anche noi ‘sto Referendum o no?
Vogliono “separarsi” dall’ Italia?
Separiamoci anche noi una buona volta e facciamoli contenti!