Frecciarossa: la metropolitana di una parte d’Italia

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“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: oggi è il giorno del Freccia Rossa: Da Milano a Lecce in otto ore. Prendete in massa questo Treno e otterremo che venga fatto viaggiare ogni giorno e non solo dal venerdì al sabato”. E’ questo il commento del governatore della Puglia Michele Emiliano sulla notizia del frecciarossa da Milano a Lecce in “sole” 8 ore.

Analizziamo in modo semplice la questione: la linea ad alta velocità, che consente di raggiungere i 300 km/h, è operativa sino a Bologna, poiché in tutta la parte adriatica (quindi compresa la Puglia con le stazioni di Bari e Lecce), i treni hanno l’obbligo di restare sotto i 200 km/h: quasi la velocità di un frecciabianca. E allora dov’è la notizia sensazionale? Perché dovremmo esultare per un treno che impiega un’ora in meno rispetto a quelli già esistenti e con i costi del biglietto raddoppiati?

E’ chiaro che il problema al Sud non è il tipo di treno ma sono le infrastrutture: le nostre stazioni, ovviamente non attrezzate, non hanno proprio i binari adatti ad accogliere un treno che viaggi ad una velocità che consenta di DIMEZZARE le distanze. Chi lo dirà ad Emiliano?

Siamo stanchi dei contentini, siamo stanchi di dover continuare a pagare questa “malaunità”, siamo stanchi di essere presi in giro: abbiamo diritto di avere gli stessi servizi del centro-nord. Non staremo più a guardare, MO! basta.

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