MO non è un taxi, nota sul “caso Coppola”.
L’avvocato Emilio Coppola, iscritto a Unione Mediterranea da alcuni mesi, ha proposto la sua candidatura al Consiglio comunale accettando, come tutti gli altri, le regole che il movimento si è dato sulla base delle decisioni del congresso di Matera del 2015.
Una regola, in democrazia, può piacere o non piacere ma non è mai “un ricatto”. Invece Coppola, subito dopo l’ufficializzazione della lista MO, ha comunicato di aver cambiato idea: non avrebbe appoggiato la capolista e anzi riteneva più giusto che fosse la capolista a sostenerlo nella sua corsa verso l’elezione. Tutto quanto accaduto dopo, è conseguenza della violazione da parte di Coppola di regole liberamente accettate.
No, questa non è la politica al servizio della nostra terra di cui c’è bisogno.
Il movimento MO-Unione Mediterranea non è un taxi sul quale si sale o si scende in base a una mera convenienza personale.
L’anno scorso, con U.M.MO! ho condiviso la gioia di votare per la prima volta nella mia vita a 47 anni, perché dopo 30 anni mi sono sentito finalmente rappresentato da qualcuno; e il fatto che fosse talmente giovane da poter essere mia figlia mi ha entusiasmato ancora di più, perché testimonia che le cose stanno cambiando veramente. Non baratterei per niente al mondo, tanto meno con la certezza di una vittoria elettorale, LA CERTEZZA DI VOTARE CHI MI RAPPRESENTA. Chi conosco da poco questa certezza non me la può dare, Flavia si. Il resto, dal mio punto di vista, só chiacchiere ca nun servono.
non sarebbe meglio che certe polemiche restassero all’interno del movimento?