Tag Archives: bonus occupazione

Manutenzione strade, più soldi al Nord: lo stratagemma per fregare il Sud.

Share Button

Dopo l’inchiesta sui costi standard e i trucchi utilizzati per favorire il Nord, sulle pagine de “Il Mattino” Marco Esposito torna a parlare di fabbisogni e servizi essenziali, smascherando le evidenti disparità nel riparto di risorse per la manutenzione di 130 mila chilometri di strade provinciali. Il servizio pubblico preso a campione mette a confronto i criteri di assegnazione dei fondi per la Città metropolitana di Milano e la Città metropolitana di Napoli, la prima con meno strade da manutenere e più soldi da spendere, la seconda con più strade da mettere a posto e la metà dei fondi da gestire. <<La Determinazione dei fabbisogni standard per le Province e le Città metropolitane>> nasconde in 88 pagine-spiega Esposito-delle vere e proprie trappole per il Mezzogiorno. Le strade gestite dalla Città metropolitana di Milano ammontano a circa 800 chilometri; quella di Napoli gestisce 1.629 chilometri, il doppio. Eppure a Milano vengono assegnati 27 milioni per la manutenzione mentre alla Città metropolitana di Napoli appena 15 milioni. Come si spiega una tale disparità?

La formula per la ripartizione di risorse  viene calcolata dalla Sose (società del Ministero del Tesoro) e approvata dalla Commissione tecnica sui fabbisogni standard (Ctfs). Il parametro per l’assegnazione dei fondi è stabilito in base al numero di chilometri da manutenere, e pertanto, a Napoli come <<fabbisogno base>>  viene destinato almeno il doppio del finanziamento necessario per Milano. Ma è qui che scatta lo stratagemma per fregare il Sud. I tecnici della Sose hanno applicato due bonus aggiuntivi di finanziamento: il primo proporzionale ai chilometri di strada in montagna, l’altro legato al numero di occupati sul territorio, che da solo vale più di tutte le somme destinate per la riparazione dei tratti stradali.

Come chiarisce l’inchiesta, per ogni chilometro di strada in montagna scatta un bonus di 2.744 euro. Nonostante vi siano ben tredici Comuni che superano i 1000 metri di quota sia per la presenza del Vesuvio che del Faito, con il massimo a Pimonte (che arriva a una vetta di 1.444 metri), per la Città metropolitana di Napoli non è previsto nessun incentivo, garantito altresì per le Province meno montane di Pavia, Rimini e Cesena. E’ calcolato invece in 17,87 euro il gettone aggiuntivo per ogni occupato: per riparare le buche, Milano riceve 34 mila euro per chilometro, Napoli solo 9 mila euro senza che venga spiegata la ratio di tale illogica sperequazione.

“Cosa c’entri il tasso di occupazione con la riparazione delle buche non si capisce. Ma gli occupati guarda caso, hanno il non trascurabile merito di essere presenti più al Nord che al Sud e così tornando al confronto Milano-Napoli con quasi 1,4 milioni di occupati la città lombarda riceve un bonus di 25 milioni, ossia 10 volte il fabbisogno di base, mentre Napoli deve accontentarsi di appena  10 milioni”, conclude Esposito.

Bonus occupazione: con i fondi del Sud pagate 500mila nuove assunzioni al Nord.

Share Button

Di Mattia Di Gennaro

In principio era Marco Esposito, che ha riempito colonne e colonne di giornale con ogni nefandezza che i governi a trazione centro-settentrionale, succedutesi negli ultimi anni, perpetravano ai danni del Mezzogiorno. Scippi di fondi europei, formule truffa per togliere soldi a chi muore prima (al Sud) per dare a chi è più anziano (al Nord), investimenti in infrastrutture spudoratamente sbilanciati in favore della porzione di Italia “sopra la linea”.

Poi, piano piano le scorrettezze sono diventate sempre più evidenti e imbarazzanti che neanche la stampa nazionale ha potuto esimersi dal raccontarle.

Capita così che Paolo Pigliaro, giornalista di Bolzano de “La7”, dedichi il suo editoriale all’ennesimo schiaffo al Sud, che ha subito l’ennesima distrazione di fondi dirottati verso Nord.

Ecco, quello che dice Pagliaro.

“Tra nuove assunzioni e trasformazioni di rapporti a termine, sono 1 Milione e 158mila i contratti che l’anno scorso hanno potuto beneficiare del “bonus occupazione”, cioè dei sostanziosi sgravi contributivi concessi a chi assume un lavoratore a tempo indeterminato.

Questi sgravi, previsti dalla Legge di Stabilità, sono stati, dunque, decisivi per modificare il trend dell’occupazione che, per la prima volta, presenta un segno più.

Per finanziare l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, che allo Stato costa 3 Miliardi e mezzo in tre anni, il governo di Matteo Renzi ha drenato risorse dai bilanci dei Ministeri, per complessivi 700 Milioni, ma soprattutto dai fondi che le Regioni avrebbero dovuto spendere in base al Piano di azione e Coesione che gestisce gli stanziamenti europei.

Oggi, grazie all’Ufficio Studi della società calabrese Demoskopika, sappiamo che il bonus fiscale, che ha reso possibile tante assunzioni, si è configurato come un massiccio trasferimento di risorse dal Sud al Nord del Paese. È, infatti, il Meridione a fare la parte del leone nella copertura finanziaria del bonus occupazionale: quasi 2 Miliardi di euro sono stati prelevati in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Si tratta di risorse per le quali ancora mancavano impegni giuridicamente vincolanti. Un’enormità rispetto ai poco più di 37 Milioni di euro inutilizzati nei tempi previsti da Umbria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta.

La Sicilia dovrà, dunque, fare a meno di 800 Milioni, la Campania di 580, la Calabria di 373, la Puglia di 230. Con questi soldi, sono stati incentivati circa 538mila nuovi contratti di lavoro nelle regioni del Nord e 255mila in quelle del Centro. Il sud e la sua economia depressa si sono, invece, dovuti accontentare del 31% delle assunzioni che hanno così generosamente contributo a finanziare”.